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2 Febbraio 2024

PNRR infrastrutture: nuove regole per il 2024?

Al vaglio le nuove disposizioni straordinarie per le infrastrutture del G7 nel 2024. Scopri tutte le indicazioni per i nuovi progetti.

L’Italia si prepara ad ospitare il G7 nel 2024 e, dietro le quinte, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si sta rivelando un catalizzatore essenziale per la rapida implementazione di progetti infrastrutturali cruciali. Il Governo con il CdM n. 65 di martedì 16 gennaio 2024 ha emanato disposizioni straordinarie, ridefinendo le regole del gioco per garantire che gli interventi necessari siano completati con successo entro i tempi stabiliti.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si configura come un’opportunità senza precedenti per l’Italia. Non solo per l’ingente flusso di risorse a disposizione, ma soprattutto per la prospettiva di costruire un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. La portata di questa sfida è straordinaria: richiede la realizzazione di investimenti significativi in tempi estremamente ridotti. Pertanto, è imperativo che le Pubbliche Amministrazioni e i professionisti coinvolti adottino strumenti digitali dedicati per implementare i progetti del PNRR. Solo attraverso l’utilizzo di tali strumenti sarà possibile rendere l’intero processo più agevole e in piena conformità con le disposizioni di legge. Il PNRR, dunque, non rappresenta solo un piano di finanziamento eccezionale, ma anche un’occasione unica per ridefinire il futuro dell’Italia in chiave sostenibile e tecnologica.

La rivoluzione del PNRR nel settore delle costruzioni

Nell’impellente necessità di facilitare le intricate procedure per la concretizzazione degli interventi infrastrutturali cruciali al successo degli eventi legati alla presidenza italiana del G7, il PNRR gioca un ruolo chiave. Le procedure negoziate, senza la necessità di un bando di gara, rappresentano un cambiamento significativo, consentendo una flessibilità senza precedenti nella selezione degli appaltatori.

Il decreto introduce un approccio innovativo all’approvazione dei contratti. L’acquisizione di un’autocertificazione da parte dell’operatore economico aggiudicatario, attestante il rispetto dei requisiti di partecipazione e qualificazione, apre la strada a un’approvazione anticipata e, di conseguenza, a un avvio tempestivo dei lavori.

Nel caso di contestazioni, l’articolo 125 del codice del processo amministrativo garantisce una risoluzione rapida, mantenendo la coerenza con gli obiettivi prefissati. Le disposizioni finanziarieautorizzano una spesa specifica per il 2024, garantendo risorse adeguate per la realizzazione dei progetti senza compromettere l’equilibrio di bilancio.

PNRR: nuovo decreto in arrivo

Il nuovo decreto sembrerebbe far riferimento alla realizzazione di interventi infrastrutturali, che verrebbero gestiti con la procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara, di cui all’articolo 76 del dlgs 36/2023, sulla base di ragioni di urgenza e della necessità di derogare all’ordinaria procedura di gara per accelerare i tempi di realizzazione e garantire l’operatività delle strutture a supporto della medesima presidenza italiana del G7.

Resta salvo il ricorso alle procedure di affidamento diretto di cui all’articolo 50, comma 1, lettera a e b, del dlgs 36/2023, dove le stazioni appaltanti procedono all’affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie europee di cui all’articolo 14 con le seguenti modalità previste:

  1. affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante;
  2. affidamento diretto dei servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltanti.

 

Fonte: Biblus (https://biblus.acca.it/pnrr-infrastrutture-nuove-regole-per-il-2024/)

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