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21 Marzo 2024

Innovation Manager: soft skills, obiettivi e responsabilità

L’Innovation Manager è una figura che “nasce” per affiancare le imprese nella riorganizzazione necessaria per far fronte alla trasformazione tecnologica. Il decreto MISE del 2019, con annesso Voucher per l’Innovation Manager, ha suggellato il ruolo di questa figura, definendone caratteristiche, competenze e la sua centralità all’interno delle strategie di innovazione delle imprese.

 

Il Decreto MISE, definisce l’Innovation Manager come un professionista specializzato in ambito digitale, in grado di interpretare, definire e realizzare progetti e processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale.

Il Manager dell’Innovazione è un ruolo complesso, con competenze trasversali che spaziano dalla tecnologia, ai processi, alla gestione, fino ai mercati finanziari.

In realtà, le capacità principali di un buon Innovation Manager sono altre, che possiamo definire soft skills. E questa non è affatto una sorpresa, dato che un Manager dell’Innovazione  può incontrare contesti organizzativi ostili, poco avvezzi al cambiamento o  caratterizzati dalla sindrome del “not invented here” (vale a dire il timore di sperimentare soluzioni esterne).

Le soft skill dell’Innovation Manager

  • Leadership: fondamentale per motivare le persone e stimolare il cambiamento. Il compito principale dell’Innovation Manager consiste proprio nell’individuazione delle opportunità e la diffusione di cultura e metodi per l’innovazione.
  • Visione strategica: la capacità di individuare gli elementi e i trend che avranno un impatto sull’impresa o sul mercato in cui opera, nonché di motivare l’organizzazione nel suo processo di evoluzione.
  • Creatività e curiosità: per stimolare la ricerca di nuove opportunità, lo spirito innovativo e l’apertura mentale sono capacità essenziali.
  • Storytelling: una tecnica di comunicazione e persuasione basata su una narrazione, che stimola l’identificazione e la condivisione da parte di chi ascolta. Il processo di storytelling è essenziale per affrontare l’innovazione nelle imprese. Costruendo e condividendo storie basate su esperienze personali condivise è più facile coinvolgere e persuadere le persone.

Cosa fa un Open Innovation Manager

Se è vero che l’innovazione dovrebbe essere responsabilità di tutta l’organizzazione, è altrettanto vero che ancora molte imprese non hanno gli strumenti, le competenze o lo spirito di iniziativa necessari per gestire un processo di ammodernamento. Ed è qui che entra in gioco l’Innovation Manager, necessario per almeno tre motivi:

  • l’innovazione è un processo complesso che richiede una cultura aziendale di base e, quando questa è assente, occorre un soggetto che promuova la sperimentazione e l’accettazione del fallimento come passo talvolta inevitabile per il raggiungimento del successo;
  • il mercato cambia rapidamente e occorre non solo promuovere un’innovazione sostenibile nel tempo ma, ancora meglio, anticipare i cambiamenti delle esigenze e dei comportamenti dei clienti per offrire prodotti e servizi in linea con i trend;
  • l’innovazione non è solo tecnologia, perché non si parla solo di nuovi prodotti o servizi ma anche di nuovi modelli di business orientati sui bisogni dei clienti e basati su criteri di efficienza e flessibilità.

Come funziona voucher Innovation Manager

Il Voucher Innovation Manager istituito per la prima volta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) nel 2019, oltre a definirne il ruolo, ha previsto un quadro di incentivi alle piccole e medie imprese che intendevano affidarsi a un professionista dell’innovazione. Con questo provvedimento il Ministero dello Sviluppo Economico stanziava fino a 80.000 euro per le PMI che desideravano avvalersi di un consulente per l’Innovazione Digitale in diverse aree dell’innovazione:

  • Big Data e analisi dei dati;
  • Cybersecurity;
  • realtà virtuale e aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • Digital Marketing.

Nel 2023 è stato istituito un altro voucher per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale nelle PMI e anche nelle reti di impresa, introducendo figure manageriali per implementare una o più tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Nello specifico, le tecnologie elencate dal MISE sono le seguenti:

  • Big data e analisi dei dati;
  • Cloud, Fog e Quantum Computing;
  • Cyber Security;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR), da integrare nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di Digital Marketing;
  • programmi di open innovation.

Il voucher, con una dotazione finanziaria di 75 milioni di euro, prevede uno stanziamento fino a 40.000 euro per le Micro e Piccole Imprese e fino a 25.000 euro per le Media imprese. Rispetto al 2019, questo voucher ha previsto anche un contributo fino a 80.000 euro per le raccolte di impresa.

Fonte: blog.osservatori (https://blog.osservatori.net/it_it/innovation-manager-voucher-requisiti-competenze)

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