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26 Aprile 2024

Decreto Pnrr, via libera dal Senato: è legge. Fra le misure principali la salva-Open Fiber

A una settimana dalla deadline per la conversione, Palazzo Madama vota la fiducia al provvedimento che ridisegna la governance del piano di ripresa e resilienza.

Via libera dal Senato al decreto Pnrr. Con 95 voti a favore, 68 contrari e una astensione, l’Aula di Palazzo Madama approva la fiducia al decreto che ridisegna la governance del piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il provvedimento, approvato il 18 aprile alla Camera, ottiene il via libera definitivo a una settimana dalla scadenza dei termini per la conversione ed è ufficialmente legge. Tra le misure principali contenute nei suoi 46 articoli, quella su PagoPa, rimodulata per escludere i rischi di posizione dominante di Poste dopo l’acquisizione del 49% dal Mef, la salva-Open Fiber che consentirà di sostituire nel piano «Italia a 1 Giga» i civici più remoti con quelli adiacenti evitando extra-costi per 800 milioni, e l’introduzione della patente a punti per le imprese edili.

È sulla messa a terra del piano che si appuntano le speranze del governo e dei principali organi e associazioni sul rilancio della crescita. A metterlo nero su bianco è innanzitutto il Def, che dalla piena attuazione del Pnrr ipotizza una spinta al pil fino al 3,4% in più rispetto allo scenario base. Sulla stessa lunghezza d’onda, nel corso delle recenti audizioni in commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, anche Confindustria, Upb, Bankitalia e Cnel che suggerisce l’adozione strutturale delle misure del piano dopo il 2026 per scongiurare un rimbalzo negativo dei conti pubblici.

Ad attuare il piano nei tempi previsti, escludendo ogni ipotesi di proroga paventata dal titolare del Mef Giancarlo Giorgetti, ha invitato l’Italia nelle scorse settimane il Parlamento Ue. In un dossier elaborato nel mese di aprile, il Servizio Ricerche dell’Eurocamera ha stigmatizzato la scelta del governo di procrastinare al 2026 l’attuazione di 159 dei 346 target previsti dal piano, con il 46% degli obiettivi legati all’ottenimento della decima e ultima rata da 32,7 miliardi.

Nel frattempo, come annunciato in occasione della fiducia al decreto in Senato dal ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, il governo resta in attesa della quinta rata ed è già al lavoro «sugli obiettivi della sesta, entro luglio, e della settima, entro dicembre»: da qui a fine anno, Roma riceverà da Bruxelles poco più di 23 miliardi.

Fonte: Milano Finanza (https://www.milanofinanza.it/news/decreto-pnrr-via-libera-dal-senato-e-legge-202404232000059269)

 

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