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28 Maggio 2025

ENTRO IL 2028 SERVONO 2,2 MILIONI DI ADDETTI CON COMPETENZE WEB

Secondo gli ultimi dati Excelsior di Unioncamere-ministero del lavoro, da qui al 2028 si stima un fabbisogno di 2,2 milioni di lavoratori con competenze digitali; dal 22% per operai e professioni non qualificate, al 57% per i profili impiegatizi, fino all’85% per le professioni specializzate e tecniche.

La domanda di competenze digitali sta crescendo. Tra il 2023 e il 2024 in Italia si sono registrati circa 184mila annunci per figure ICT anche in settori come le costruzioni, l’energia e la manifattura.

Web developer, sviluppatori software, data analyst, project manager, specialist IT, Data Scientist e profili nella cybersecurity sono tra le figure più richieste dalle imprese e le competenze spaziano da SQL, Python, Javascript fino all’ IA. Le aziende però faticano a trovare profili adeguati. Solo l’1.5% dei laureati italiani proviene da corsi ICT contro una media Ue del 4.5%. Gli ITS academy non coprono la domanda.

Il premio nazionale sull’ Innovazione digitale, promosso da Anitec-Assinform con il ministero dell’Istruzione e del Merito, con il patrocinio di Consiglio Nazionale Giovani, Fondazione Mondo Digitale, Save the Children e Scuola Zoo giunge alla quinta edizione ed ha la finalità di valorizzare i migliori progetti delle scuole superiori legati a imprese e territori.

Dei 184mila annunci per le figure ICT quasi 22mila riguardano web developer, oltre 12mila software engineer e oltre 9mila sviluppatori software. La cybersecurity si conferma un’area di investimento per le imprese, ma serve un link più stretto con il mondo della formazione perché oltre il 50% delle imprese ha difficoltà nel reperire competenze legate alla digitalizzazione.

La School of Data in collaborazione con FEM avvicina studenti e docenti al mondo Data Science e Intelligenza Artificiale, inoltre Anitec-Assiform è partner dell’Associazione STEA-Miamoci per incentivare l’interesse delle studentesse verso le materie scientifico-tecnologiche. Il progetto” Da Grande Farò”, invece, ha coinvolto oltre 600 studenti delle scuole medie nell’orientamento digitale. Lo scopo unico è quello di unire le forze tra scuole, università, imprese e istituzioni per poter costruire un ecosistema digitale inclusivo.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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